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Una mamma single

Marta è una mamma single di 44 anni che, come tante donne, non è riuscita a trovare la persona giusta con cui coronare il suo sogno di avere figli.

La Storia di PMA di Marta

Era diventato un chiodo fisso, pensavo solo alla maternità.

Quando uscivo con le mie amiche mi lamentavo solo della mia situazione senza via d’uscita tanto da non riuscire più a divertirmi come prima.

Alla mia età mi sentivo senza speranza e la disperazione cresceva sempre di più dentro di me. Sentivo che le mie amiche non ne potevano più ma mi ascoltavano pazientemente per l’affetto che ci lega da anni.

Un giorno, una di loro mi chiese se avessi valutato l’idea di fare un figlio da sola. Non ci avevo mai pensato..ci insegnano fin da bambine che la “famiglia perfetta” è fatta di una mamma e di un papà, la mia è così infatti.

Questa domanda mi ha colpita, ha bloccato la nube di pensieri che vorticava nella mia testa mostrandomi un’alternativa, una nuova strada a cui non avevo proprio pensato.

Un po’ titubante ho iniziato a cercare informazioni sui siti delle varie cliniche di fertilità all’estero (in Italia la procreazione assistita è permessa solo per coppie eterosessuali).

Ho scoperto che la Spagna è la metà più gettonata per le donne single che desiderano essere madri così ho contattato qualche clinica e ne ho scelta una di Barcellona. 

Dopo uno scambio di email e una videochiamata con una dottoressa, ho deciso di intraprendere questa avventura.

Scritta così sembra più semplice di ciò che è stato realmente. Avevo tanta paura e tanti dubbi su me stessa e mi chiedevo se sarei stata in grado di allevare un figlio da sola, se sarei stata una buona madre e se la mancanza di un papà sarebbe stato un problema.

Fortunatamente ho una famiglia molto aperta che mi ha sempre sostenuta in questa scelta e delle amiche che si sono subito rese disponibili ad aiutarmi qualora ne avessi avuto bisogno. 

Ho anche iniziato un percorso di sostegno psicologico che mi è stato di grande aiuto in tutti i momenti di difficoltà e di dubbio.

Quando mi sono sentita pronta e supportata ho iniziato il mio viaggio verso la maternità single! 

Ho fatto tantissimi esami e poi ho iniziato la stimolazione ovarica fino al giorno in cui sono partita per Barcellona, insieme alla mia cara amica Ema, per il prelievo degli ovuli e il transfer. Sono stati giorni indimenticabili ed emozionanti!

Purtroppo, la prima volta il test è risultato negativo..ci sono rimasta molto male e sono entrata di nuovo nel circuito dell’ansia e della paura, ma sapevo anche che c’erano altri due embrioni ad aspettarmi e la mia rete di persone a sostenermi.

Il secondo embrione che ho trasferito è quello che sarebbe diventato mio figlio

Ancora oggi faccio fatica a credere al miracolo che stringo tra le braccia, ma è reale e mi stupisce tutti i giorni con qualcosa di nuovo che apprende.

Sono una mamma single piena di gioia e che non si pentirà mai di ciò che ha fatto.

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