Il progetto “In Becco alla Cicogna” è nato durante il periodo del lockdown dall’idea di due amiche e psicoterapeute che da anni lavorano con donne, uomini e coppie infertili che si trovano ad affrontare percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA).

Durante il lockdown, come capita quando ci si ferma e si prende un bel respiro per poi ripartire, abbiamo iniziato a porci delle domande su come sostenere al meglio le persone che si rivolgono a noi. 

Dalla nostra esperienza infatti abbiamo notato come chi vive questi percorsi, oltre ad affrontare gli aspetti emotivi del non riuscire ad avere un figlio naturalmente, senta spesso il bisogno di una rete di riferimento che possa sostenerla a 360 gradi nel percorso

Invece quello che spesso queste persone sperimentano è una mancanza di accordo, se non un’assenza di riferimenti, tra i vari professionisti (ginecologi, andrologi e nutrizionisti,…) e di informazioni sulle procedure amministrative (come richiedere ad esempio il nullaosta per andare in un’altra regione).

E allora ci siamo chieste: come poter aiutare, oltre che con la psicoterapia, a dissipare la confusione, lo smarrimento e la fatica vissuta nei percorsi di cura?

Così il progetto “In Becco alla Cicogna” si propone proprio lo stare accanto a chi vive un percorso di PMA tramite: 

Inoltre, continueremo ad ascoltare i bisogni e le richieste delle persone e ad aggiungere servizi, qualora, oltre a quelli citati, ne servissero altri.

Non siete soli!

Buona navigazione,

Elisabetta e Sarah